Bari | complessa indagine delle Fiamme Gialle
Buste paga gonfiate con rimborsi trasferta fasulli
BARI | Rimborsi viaggio fasulli, spese mai sostenute, pasti mai consumati, ricevute false. Erano tra gli stratagemmi con cui una società con sede nella provincia di Bari che si occupa della fabbricazione di materiali per l’industria chimica e petrolifera effettuava una maxi evasione fiscale e retributiva, smascherata dalla Guardia di Finanza.
I NUMERI DELL'EVASIONE| Oltre 4 milioni di evasione fiscale di Irap e imposte dirette, 157mila euro di ritenute previdenziali ed assistenziali mai versate, ma soprattutto 286 lavoratori irregolari, a cui la società gonfiava le buste paga con un sistema ingegnoso: è quello che è stato scoperto dalle Fiamme Gialle grazie a una sofisticata indagine di incrocio di dati e di movimenti del personale. E’ stato così possibile ricostruire ad esempio che alcune trasferte del personale della società, che opera in cantieri in appalto in ambito nazionale e internazionale non erano mai avvenute: era il modo per aumentare la paga ai lavoratori senza essere sottoposti a ritenute fiscali, dato che le spese di trasferta non sono imponibili. La somma di tutte queste spese “al netto”, si è rivelata esorbitante, ed ha insospettito i militari, che nonostante il complesso impianto contabile, hanno appurato la verità.
Giovedì 18 ottobre 2012